Il nido d’infanzia all’interno dei servizi educativi si contraddistingue forse come il contesto educativo privilegiato dove è possibile l’accoglienza delle differenze.

Dove è possibile offrire un’opportunità affinché ciascuno trovi luoghi, modi, tempi diversificati per stabilire un aggancio con ciò che di profondamente autentico c’è in lui. In quest’ottica per le tate del nido “Io sono capace di…” diventa possibile progettare ciò che occorre ad ogni bambino dai sei mesi ai tre anni, perché significa entrare in relazione con le persone, distinguere i contesti, mettere in conto l’incalcolabile ed assumersi il rischio educativo. Allora progettare diventa “elaborare” un progetto su quel bambino, in quel contesto educativo e organizzativo, in cui trovano posto le idee, le azioni, le pratiche di più persone che lavorando insieme possono, nel tempo, condividere una filosofia educativa.